Spazio

Nella mappa che segue viene rappresentato lo spazio in cui si muovono i personaggi del romanzo.

Manzoni offre ricche descrizioni degli spazi in cui si svolge il romanzo, a partire da quella con cui inizia la vicenda. Si tratta di una panoramica dall'alto degli ambienti, dei rilievi e delle caratteristiche morfologiche del territorio: il risultato è una descrizione oggettiva nella quale abbiamo come l'impressione che il focus si vada a restringere sempre di più fino ad arrivare alla descrizione della strada su cui Don Abbondio sta tornando a casa.

Esiste una grande contrapposizione tra la rappresentazione della campagna (il luogo positivo, sereno, rassicurante) e la città (luogo negativo, del pericolo, del disordine, dell'anti-natura), ma in realtà questa antitesi ha un valore solo ideale, nel ricordo di chi, per esempio, deve allontanarsi dal paesello (Lucia, Agnese e Renzo), perché il male, la violenza, l'ingiustizia sono presenti ovunque.

I luoghi dei Promessi Sposi possono essere divisi in due grandi gruppi: quelli chiusi e quelli aperti. In generale i luoghi aperti sono rappresentati come pericolosi, esposti al rischio: Renzo è un personaggio che si muove spesso negli spazi aperti, come la strada. I luoghi chiusi, come il convento, il monastero, la casa, sono sicuri e riparati. Ovviamente si trovano delle eccezioni: ad esempio il "palazzotto" di Don Rodrigo e il "castellaccio" dell'Innominato, oppure le osterie.

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