Narratore


Nei promessi Sposi il narratore è esterno e onnisciente; è cioè un narratore che ne sa molto di più dei suoi personaggi, ne conosce passato, presente e futuro, penetra nei loro sogni e nella loro vita segreta, e molto spesso si tratta di Manzoni stesso.

In alcune situazioni però il nostro autore sceglie di "cedere la parola" ai personaggi della storia, (anche se la focalizzazione rimane sempre subordinata all'onniscienza dell'autore) come Renzo, o, come all'inizio dell'opera, a un carattere esterno, quello dell'Anonimo, autore del manoscritto secentesco da cui Manzoni sostiene di aver preso ispirazione per la sua opera.

All'interno del romanzo esistono anche dei narratori di secondo grado, cioè personaggi che raccontano storie durante lo svolgersi dei fatti, come ad esempio Fra' Galdino.
In questo modo si viene a creare una pluralità di punti di vista e quindi una storia in cui una verità assoluta non esiste.

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